Tremonti, fai qualcosa!

E’ bene sapere che la Pubblica Amministrazione ha decine di miliardi di debiti verso le imprese (Confindustria afferma siano 70 miliardi, il Tesoro invece 30). A prescindere dalla cifra, che è comunque esorbitante, è bene spiegare cosa rappresentano questi debiti. Sono i soldi che le imprese che hanno fornito beni e servizi alla PA devono ancora ricevere. Per dirla in breve, alcune imprese hanno lavorato per lo stato, ma non sono state ancora pagate. Inoltre in Italia c’è la cattiva abitudine di ritardare molto i pagamenti. Il tempo medio di pagamento della PA nel 2009 è stato pari a 128 giorni in Italia, 70 in Francia, 40 in Germania, 139 in Spagna e 49 nel Regno Unito.

Il ritardo nei pagamenti in Italia è particolarmente grave perché potrebbe rappresentare uno stimolo all’economia attuabile in tempi brevi e senza incidere troppo sulle casse statali. Questi 30-70 miliardi di euro sono soldi che prima o poi dovranno uscire dalle casse dello stato. Per Tremonti e per tutti gli enti che ritardano i pagamenti è ovviamente meglio “poi” che “prima”. Per questo ritardano i pagamenti. Ma in periodi di crisi così profonda, se lo stato ritarda i pagamenti, le imprese cominciano a trovarsi in difficoltà perché non possono far affidamento su un flusso di denaro fresco che dovrebbe essere sicuro e veloce. Ciò implica che le imprese vedano acuirsi le difficoltà operative. La crisi in questo modo si incancrenisce.

Vediamo un po’ la catena: lo stato ritarda i pagamenti – le imprese hanno meno liquidità, limitano spese, investimenti e assunzioni e, a loro volta, ritardano i pagamenti che devono ad altre imprese e il ciclo si chiude.

Se per sfortuna una impresa va in difficoltà, essa si “tirerà dietro” tutte le sue creditrici. Questa situazione potrebbe nascere proprio a causa dei ritardi statali. Per questo il ritardo nei pagamenti è particolarmente grave proprio in questi periodi, in cui il giro d’affari si riduce e le difficoltà si acuiscono.

Cosa dovrebbe fare? Qualcuno ha consigliato di compensare i crediti che le imprese vantano con la P.A. con le tasse. Basterebbe una leggina che permettesse alle imprese di compensare i mancati pagamenti della PA superiori a 90 giorni (è un valore puramente ipotetico) con le tasse da pagare. Esempio: un’impresa ha riparato gli infissi di un assessorato comunale, se quando va a pagare la TARSU sono passati 91 giorni dall’ultimazione dei lavori e non ha ancora ricevuto il pagamento, può compensare le somme e ridurre il pagamento della TARSU per un ammontare pari al credito vantato. Semplice.

Tremonti? Che facciamo? Datti una mossa…

AF 23/04/2010

Vietata la riproduzione. Se vuoi citare scrivi: Antonio Forte, "Tremonti, fai qualcosa!", http://antonioforte.xoom.it.

 

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