Possibile evoluzione dei prezzi dei carburanti

 

L'anno scorso (2003) nel mese di agosto lessi che era ormai prossimo il superamento da parte delle auto diesel della soglia del 50% del mercato delle auto di nuova immatricolazione. Da questo presupposto sviluppai la teoria che vi presento.

La produzione di benzina e di gasolio per autotrazione è una tipica produzione congiunta. Questo significa che è impossibile produrre benzina senza produrre anche gasolio e viceversa. I due carburanti sono entrambi ottenuti dalla raffinazione del petrolio. Come anticipato, negli ultimi anni, soprattutto grazie ai nuovi motori a iniezione diretta, le autovetture diesel hanno incrementato considerevolmente la loro quota di mercato arrivando negli ultimi mesi a superare le vendite di auto a benzina. Ciò comporta un aumento proporzionalmente maggiore del consumo di gasolio rispetto al consumo di benzina.

Si dovrà quindi far fronte ad un incremento della domanda di gasolio aumentandone la produzione. In questo modo però si aumenterà anche la produzione di benzina senza che vi sia sul mercato un pari aumento nella domanda.

Lo scenario possibile porterà ad una sovraproduzione di benzina rispetto alle necessità del mercato, visto che si vendono sempre meno auto a benzina. Tutto ciò dovrebbe (il condizionale è d'obbligo visto che parliamo di petrolieri...) comportare una stazionarietà o diminuzione dei prezzi della benzina e un aumento dei prezzi del gasolio. Quindi la tendenza è verso la riduzione del differenziale di prezzo ora esistente fra i due carburanti (tutti sanno che il gasolio costa meno della benzina).

A questo si deve aggiungere che i motori che usano il gasolio emettono più polveri sottili e più fumo rispetto ai motori a benzina ed è quindi possibile un maggior peso fiscale sul gasolio per "far pagare" a questi mezzi il maggior inquinamento. Si potrebbe ad esempio inasprire la carbon tax. In questo modo diventerebbe ancora più rapido il pareggiamento dei prezzi dei due carburanti.

Se dovesse realizzarsi un tale scenario si eliminerebbe il vantaggio psicologico delle vetture diesel, che risiede nel minor prezzo del carburante, e tornerebbero di moda le auto a benzina poichè i loro prezzi di vendita, a parità di modello e optionals, sono inferiori.

AF 8/2003

Aggiornamento

Negli ultimi mesi la stampa e la televisione si stanno occupando con molta attenzione dell'andamento del prezzo dei carburanti. In molti casi viene evidenziato proprio il fenomeno che avevo descritto nel mio intervento (la riduzione del differenziale di prezzo tra benzina e gasolio).

La tabella che vi riporto più sotto, pubblicata da IlSole24Ore, evidenzia proprio una stretta relazione tra l'andamento del mercato automobilistico, mi riferisco alla crescente quota delle vetture diesel, e l'andamento nel differenziale di prezzo tra benzina e diesel.

Alla mia riflessione si può aggiungere ancora una postilla. Questa convergenza dei prezzi di benzina e diesel dovrebbe accentuarsi nei prossimi anni man mano che le auto a benzina verranno rimpiazzate da quelle diesel. Infatti, ancora oggi la maggior parte del parco auto circolante italiano è costituito da auto a benzina (ciò è testimoniato anche dai consumi assoluti di benzina e diesel). Quindi, il fenomeno è destinato a durare nel tempo a meno che non intervenga qualcosa a fermarlo (nuove tecnologie dei motori a benzina, severi limiti di emissione che rendano molto costosi gli aggiornamenti dei motori diesel e ne facciano perdere competitività di prezzo).

Da rimarcare, in conclusione, sono alcuni dati degli ultimi mesi. Essi evidenziano la discesa dei consumi dei carburanti. In questo caso la diminuzione del consumo di benzina è stata superiore rispetto al calo, molto limitato, registrato dal diesel.

Il Sole 24 Ore, 12/09/2005, pag.53

Anno

Benzina

Diesel

Differenza

Quota mercato diesel in %

1975

1,354

0,618

0,736

3,2

1980

1,463

0,649

0,814

8,0

1985

1,426

0,772

0,654

25,1

1990

1,204

0,799

0,404

7,8

1991

1,173

0,862

0,311

6,1

1992

1,106

0,815

0,290

7,8

1993

1,121

0,853

0,268

8,7

1994

1,136

0,828

0,308

9,1

1995

1,166

0,856

0,310

10,4

1996

1,155

0,875

0,280

16,5

1997

1,153

0,867

0,286

17,5

1998

1,101

0,814

0,287

22,5

1999

1,125

0,857

0,269

29,3

2000

1,234

0,980

0,254

33,8

2001

1,169

0,929

0,240

36,7

2002*

1,094

0,895

0,199

43,7

2003*

1,079

0,895

0,183

48,9

2004*

1,125

0,938

0,187

58,5

2005**

1,256

1,141

0,115

58,7

*dal 2002 si è presa in considerazione la benzina senza piombo; **dati riferiti ai primi otto mesi

Fonte: elaborazione “Il Sole-24 Ore” su dati Unione italiana petrolieri

AF 6/10/2005

INTERVENTI