Meglio in galera?
Il giorno 16 dicembre in
prima pagina su Il Sole 24 Ore era presente un piccolo articolo di
Donatella Stasio intitolato “Fateci restare in carcere: la libertà
ci toglie il lavoro”. Nelle poche righe viene presentata la
situazione di 3 giovani, facenti parte di un gruppo di 35, che sono
in carcere a Bollate e che grazie ai percorsi di riabilitazione sono
riusciti a trovare un lavoro. Escono dal carcere, lavorano e poi
fanno rientro. I 3 casi elencati, Giuseppe, Salim e Anna, però hanno
un problema. Hanno ancora da scontare meno di 12 mesi e, quindi,
dovrebbero uscire dal carcere grazie alla legge che favorisce lo
svuotamento delle carceri, ma vogliono rimanerci. Se escono perdono
il privilegio del lavoro. La possibilità di uscire in anticipo e
andare ai domiciliari è concessa a chi ha meno di 12 mesi da
scontare, come detto, per reati gravi quali omicidio o spaccio e ha
altre caratteristiche (un luogo dove andare e non c’è rischio di
fuga). 1.mi sembra giusto che il carcere si occupi della riabilitazione di chi ci finisce dentro. 2.la giornalista scrive che queste persone possono passare dal carcere ai domiciliari perché “hanno le carte in regola: meno di 12 mesi da scontare per reati gravi (omicidio, spaccio) ma non gravissimi”. A parte il fatto che prima del “ma” ci vuole sempre la virgola, ma è una giornalista e possiamo capire…l’aspetto che mi fa rabbrividire è che la giornalista non considera gravissimo l’omicidio! 3.ancor più grave è che questi benefici siano concessi a chi ha commesso questo tipo di reato! Magari in carcere ci rimane un padre di famiglia, senza lavoro, arrestato per furto e invece esce un omicida! 4.ma quando ho letto questo articolo ho pensato a tutte le persone che hanno studiato per anni e che vedono dei detenuti, condannati per reati gravissimi (checché ne dica la giornalista) trovare un lavoro e guadagnare anche bene! Ci sono giovani che si sbattono per fare la pratica da avvocato o da commercialista e che 850, 500 euro non li vedono neanche con il cannocchiale! Ci sono giovani che dopo aver studiato faticano a trovare un qualsiasi lavoro! Ci sono persone che anche se in condizioni disperate non commettono reati e soffrono in silenzio!
AF 31/12/2010 Vietata la riproduzione. Se vuoi citare scrivi: Antonio Forte, "Meglio in galera?", http://antonioforte.xoom.it.
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