Il giorno 22
settembre il Presidente del Consiglio, nel primo pomeriggio, ha
avviato la conferenza stampa sul varo della legge finanziaria. Dopo
alcune battute ha lasciato spazio ai Ministri Tremonti e Sacconi (ho
seguito la conferenza stampa in diretta, trasmessa da RaiNews24).
Evito di elencare tutte le fesserie che hanno detto (ovviamente
senza che alcun giornalista avesse nulla da dire...si sa che i
giornalisti italiani conoscono poco o nulla di questioni
economico-finanziarie).
Bene, in questo contesto c'è stata una giornalista che ha chiesto al
Ministro Sacconi di indicare con precisione i tassi di
disoccupazione nelle varie aree (Nord, Centro, Sud). Il tasso di
disoccupazione a livello nazionale si è attestato al 7.5% nel
secondo trimestre del 2009, mentre era al 6.8% nel secondo trimestre
del 2008. Sacconi, rispondendo alla giornalista ha detto che (lo
ricodo perchè l'ho visto e sentito con le mie orecchie, non può
smentire) nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione è del 12.1% nel
secondo trimestre 2009, in crescita di 0.1% rispetto al dato del
secondo trimestre del 2008 (era al 12%). Sacconi, continuando,
diceva che, evidentemente, nel Meridione la crisi aveva avuto
conseguenze occupazionali inferiori rispetto al resto d'Italia,
visto che il tasso di disoccupazione nel Mezzogiornio era cresciuto
solo di 0.1% (dal 12 al 12.1%) rispetto alla crescita di 0.7% a
livello nazionale (da 6.8 a 7.5%). Spiegava questo dato, sempre
Sacconi, affermando che nel Mezzogiorno ci sono meno lavoratori
esposti alla crisi rispetto ad altre aree del Nord. Ne consegue che,
secondo un Ministro, la crisi ha avuto ripercussioni occupazionali
più dure al Nord che al Sud. Fin qui sembra che tutto sia giusto.
E invece no!
Da questa risposta emerge che il ministro Sacconi e di riflesso
anche il Ministro Tremonti (visto che non è intervenuto per
correggere il collega) o sono degli ignoranti (Sacconi insegna
Economia del Lavoro a Tor Vergata ed ha lavorato anche
all'Organizzazione internazionale del lavoro a Ginevra, Tremonti è
anche professore) oppure sono in mala fede! Non si può giudicare
l'andamento occupazionale osservando il tasso di disoccupazione! Lo
sanno anche gli studenti dopo aver superato l'esame di Economia
Politica 1! Il tasso di disoccupazione è un indicatore fuorviante in
molti casi! E' sempre meglio esaminare o la variazione assoluta del
numero dei lavoratori, oppure il tasso di occupazione. Non mi
dilungo sul perchè il tasso di disoccupazione sia fuorviante, mi
limito a dimostrarvi che è così e che il Ministro Sacconi,
nonostante il suo CV, è profondamente ignorante in materia.
Ecco qualche dato che spiega la situazione. Vi indico il numero di
occupati in Italia e nelle macroaree:
Italia secondo trimestre 2009: 23.203.000 secondo trimestre
2008: 23.581.000 variazione: -378.000
Nord secondo trimestre 2009: 11.988.000 secondo trimestre
2008: 12.105.000 variazione: -117.000
Centro secondo trimestre 2009: 4.875.000 secondo trimestre
2008: 4.865.000 variazione: +10.000
Sud secondo trimestre 2009: 6.340.000 secondo trimestre
2008: 6.611.000 variazione: -271.000
(dati Istat)
Penso che i numeri siano chiari!
In Italia, tra il secondo trimestre 2008 e il secondo trimestre 2009
si sono persi 378.000 posti di lavoro. 117.000 posti di lavoro sono
stati persi nel Nord, nel Centro si sono registrati 10.000
lavoratori in più (fortunatamente), nel Meridione si sono persi
271.000 posti di lavoro!
Quindi, Sacconi mente, sapendo di mentire (visto che aveva sotto
mano tutti i dati dell'Istat. Come li ho io adesso)!
Al Sud la situazione è peggiore rispetto al Nord. Al Sud è stato
perso il 71% dei posti di lavoro del totale italiano (271.000
rispetto a 378.000 rappresenta il 71.6%).
Inoltre, in confronto all'occupazione della rispettiva area, al Nord
si è perso solo l'1.6% dell'occupazione totale (378.000/23.581.000),
mentre al Sud si è perso il 4% dell'occupazione (271.000/6.340.000).
Mi limito a questa considerazione: si può costruire una nuova
Italia anche attraverso una migliore formazione
economico-finanziaria e una maggiore onestà dei politici nel
comunicare i dati. Sulla seconda è meglio non contarci, sulla prima
gli italiani dovrebbero darsi una bella mossa! Un aiuto potrebbe
darlo l'informazione. Ma in Italia non abbiamo una informazione
capace di formare un pensiero critico in chi la guarda. Un po' per
ignoranza di chi fa informazione, un po' perchè si segue l'auditel,
un po' perchè gli stessi italiani vogliono rimanere ignoranti!
Io, nel mio piccolo, cerco di formare chi legge le mie piccole
riflessioni.
ps: Sacconi, bocciato! Non ti darei neanche 18! Torna a casa e
applicati!
AF 03/10/2009
Vietata la riproduzione. Se vuoi
citare scrivi: Antonio Forte, "Ministro Sacconi, bocciato!", http://antonioforte.xoom.it.
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