Questione Settentrionale?

Negli ultimi mesi, in modo particolare dopo le ultime elezioni politiche, ha cominciato a serpeggiare fra politici, economisti e giornalisti un nuovo argomento socio-politico-economico: la Questione Settentrionale.

Certo, fa piacere che si presti nuova attenzione ai problemi del nostro Paese, ma la terminologia coniata, e ormai già abusata, a me suona come un bestemmia!

E si'! Perchè mi fa veramente senso sentire i politicanti italiani parlare di Questione Settentrionale! Come è possibile dire certe cose? Ma è interessante notare che nessuno abbia mai alzato il ditino per far notare la stranezza di una tale espressione.

Andiamo con ordine.

1) Nessuno nega che in Italia, e quindi anche nel Settentrione, ci sia un problema infrastrutturale. Tutti sanno che i vincoli infrastrutturali rendono più complicata la vita degli imprenditori (più costi, tempi più lunghi...). E' giusto soffermarsi su questi problemi e proporre rimedi. E' giusto che chi è ostacolato da un sistema infrastrutturale inadeguato faccia sentire la propria voce.

2) Siamo consapevoli che la "macchina" burocratica italiana, nonostante gli sforzi e i tentativi di ammodernamento, continua ad essere un freno alla crescita. Ed è normale che le lamentele vengano a galla quando un nuovo Governo prende il timone del Paese.

3) Si può comprendere lo sconforto di una ampia fascia di popolazione che nel 2001 aveva eletto il politicante Berlusconi per cambiare in meglio l'Italia e si è accorto che poco o nulla è cambiato (e non sappiamo se il cambiamento è stato positivo...). Di conseguenza tutti questi elettori, che ora vedono al potere politicanti di altro colore politico, tendono ad enfatizzare i problemi che hanno e avevano per mettere in difficoltà il nuovo Governo.

4) E' naturale che si deve cercare di pressare il Governo da subito per cercare di ottenere immediatamente cambiamenti che, con il passar del tempo, potrebbero irrimediabilmente arenarsi. Per questo molte lobby economiche sono, in questi mesi, molto attive!

Detto ciò esaminiamo un po' meglio la situazione. Non mi pare che ci sia un problema settentrionale che non sia anche meridionale. Se le infrastrutture sono carenti nel Nord lo sono sicuramente di piu' nel Sud. Se la burocrazia frena lo sviluppo nel Nord la frena ancor di più nel Sud. Se gli imprenditori si sentono trascurati nel Nord figuriamoci cosa provano quelli del Sud. E così via...

Se a lamentarsi è un territorio che ha la situazione economico-infrastrutturale migliore della Nazione cosa dovrebbe fare il Meridione? Io l'ho sempre detto che i politicanti nazionali dovrebbero ringraziare la grande pazienza dei meridionali...pazienza, ma soprattutto l'ignoranza dei meridionali!

I giornalisti dell carta stampata, i politicanti, i cosiddetti giornalisti televisivi e parte degli economisti da tre mesi parlano sempre della Questione Settentrionale! E non c'è nessun politico meridionale che abbia detto niente! VERGOGNA!!! e i meridionali? DORMONO!!!

Ma vogliamo elencare i problemi in più (ripeto: in più) che ci sono nel Mezzogiorno da decenni (o meglio secoli)? Ci siamo dimenticati della criminalità organizzata? Ci siamo dimenticati i tassi di disoccupazione 6 o 7 volte più alti del Nord Italia? Abbiamo dimenticato la cronica disoccupazione giovanile? Abbiamo dimenticato che intere regioni meridionali non hanno infrastrutture? Avete mai provato a vedere quante ore ci vogliono per andare da Bari a Napoli (le città più importanti del Sud) in treno? Vi ricordate da quanti anni si parla del rifacimento della Salerno - Reggio Calabria? Avete provato a vedere lo stato delle ferrovie in Sicilia? Sapete che Matera è collegata via ferro con un vecchio binario a scartamento ridotto? e potrei continuare per pagine e pagine...

Questione Settentrionale?...ma mi faccia il piacere!

AF 3/08/2006

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