Il Sud

Qualche giorno fa il Governatore della Banca d’Italia ha presentato un breve testo incentrato sul divario Nord-Sud. È interessante leggerlo perché è pur vero che le relazioni del Governatore sono, per tradizione, asettiche, ma un buon lettore può capire ciò che traspare dalle parole pronunciate da Draghi.

Io mi soffermo solamente su due questioni: 1) il fallimento delle politiche di sviluppo del Sud e 2) l’incapacità della classe politico-amministrativa locale.

Riguardo il primo punto è interessante notare che da qualche decennio la convergenza delle regioni meridionali si è interrotta. Cioè, non si stanno più avvicinando al livello di ricchezza delle regioni del Nord. Il divario rimane pressoché costante. Questo risultato negativo ci fa capire che, evidentemente, l’indirizzo politico ha completamente sbagliato bersaglio. Spese e investimenti non sono serviti a nulla

A questa incapacità della politica “centrale”, si è legata l’incapacità della politica “periferica”. Le regioni meridionali hanno perso molte opportunità, speso male o perso finanziamenti, sono asservite ai poteri forti e mancano di una visione strategica. E se pur esistono forze veramente riformatrici e con una impostazione profondamente nuova, queste si trovano soffocate dalla mediocrità di chi in politica o nelle amministrazioni pubbliche locali, da anni è lì solo per “campare”.

Questi sono i due più importanti problemi! E sono legati alla diffusa ignoranza politica dei cittadini meridionali e alla loro sudditanza nei confronti del politico di turno. I cittadini meridionali devono svegliarsi. Bisogna cambiare i politici che ci rappresentano. Ci riusciremo?

Ecco il link dove poter scaricare il discorso di Draghi:

www.bancaditalia.it/interventi/integov/2009/draghi_261109/draghi_261109.pdf

AF 28/11/2009

Vietata la riproduzione. Se vuoi citare scrivi: Antonio Forte, "Il Sud", http://antonioforte.xoom.it.

 

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