I LIVELLI DELLA VIGILANZA
Cercherò di riassumere in pochi passaggi quali e quanti siano i livelli della vigilanza sui mercati in Italia.
Incrociando le analisi apparse sui quotidiani nazionali nell'ultimo periodo e i miei studi posso affermare che oggi vi siano almeno nove livelli di vigilanza (è sempre possibile che qualcuno ne trovi altri...).
Una suddivisione assolutamente personale colloca questi nove livelli in due grandi gruppi: da una parte abbiamo la "vigilanza di legge" e dall'altra parte abbiamo la "vigilanza dei mercati". Per "vigilanza di legge" mi riferisco a un soggetto che vigila perchè questo è il compito che gli è attribuito da regolamenti o leggi. Per "vigilanza dei mercati" mi riferisco a quei soggetti che operano per fornire ad altri soggetti valutazioni oggettive e attendibili su imprese, Nazioni, banche...
Nel primo gruppo (vigilanza di legge) troviamo controllori interni o esterni al soggetto sul quale stanno vigilando.
Un elenco con una breve descrizione chiarirà le idee.
I livelli sono i seguenti:
1) Consiglio di Amministrazione(vigilanza di legge, interna). E' composto da soggetti che hanno la responsabilità della gestione di una società. Rientrano in questa categoria i Presidenti, gli Amministratori delegati e tutti gli altri membri, con varie funzioni, eletti dall'Assemblea dei soci. Se diamo alla parola "amministratori" un senso più generico allora possiamo ricomprendere in questo livello anche i vari responsabili finanziari, responsabili marketing, responsabili dei bilanci... In sintesi stiamo parlando di chi dirige la società, redige i bilanci, ha le vere informazioni sullo stato di salute della società e si assume in prima persona tutte le responsabilità.
2) Collegio sindacale(vigilanza di legge, interna). I "sindaci" hanno l'obbligo di controllare che tutta la gestione della società sia conforme alla legge e allo Statuto della società. Nelle società non quotate in Borsa hanno anche la responsabilità della revisione dei bilanci e delle scritture contabili. Sono nominati dall'Assemblea della società e di norma sono persone interne alla società, pagate da questa e quindi soggetti a costante conflitto di interessi.
3) Società di revisione(vigilanza di legge, interna-esterna). E' previsto che le società quotate in Borsa si affidino alle società di revisione per far esaminare i bilanci e le scritture contabili. Sono nominate dall'Assemblea della società controllata e il corrispettivo ad esse pagato è stabilito sempre dalla stessa Assemblea. Al termine della revisione del bilancio redigono una relazione nella quale esprimono un giudizio sul bilancio che puo' essere: a)positivo senza rilievi b)positivo con rilievi c)negativo d)impossibilità di esprimere un giudizio. Questo livello della vigilanza dovrebbe essere "esterno", ma il conflitto di interesse strisciante che esiste fra controllante e controllata lo fa diventare "interno". Per questo motivo i controlli sono spesso superficiali, non severi e molto condizionati.
4) Consob (Commissione nazionale per le società e la Borsa) (vigilanza di legge, esterna). Vigila sui mercati approvando i regolamenti delle Società di Gestione dei Mercati (in Italia vi è una sola SGM la Borsa Italiana spa che regola il Mibtel, il Mib30, il Numtel...). Vigila sulle società quotate con poteri di impugnazione dei bilanci se riscontra irregolarità. ha il compito principale di assicurare la trasparenza e la corretta informazione dei dati forniti ai mercati.
5) Banca d'Italia (vigilanza di legge, esterna). Vigila sulla stabilità dei mercati e sulla emissioni di "valori mobiliari" superiori ad un determinato ammontare. Ciò significa che ha il potere, se lo ritiene opportuno, di impedire ad esempio l'avvio del collocamento di una emissione di obbligazioni. Vigila anche sui prestiti che le banche concedono alle imprese per impedire che vi sia un eccesso nella concessione di fondi onde evitare legami economici troppo stretti e pericolosi fra imprese e banche.
6) Società di rating (vigilanza dei mercati). Sono società che hanno il compito di assegnare voti a società, Nazioni, Regioni. Il loro voto è comunicato alla società che viene esaminata ed è questa che decide di renderlo noto. Ovviamente se il voto è negativo non viene mai comunicato ai mercati. Queste società dovrebbero essere estremamente oggettive perchè in base al loro voto può variare il prezzo di una azione o il tasso di interesse di uno strumento finanziario. Le più importanti a livello mondiale sono: Standard & Poor's, Moody's e Fitch.
7) Banche.(vigilanza dei mercati) Le banche concedono prestiti alle società e quindi si presuppone che lo facciano a seguito di approfondite analisi. Se usassero con le società lo stesso zelo che usano con le famiglie sicuramente oggi non avremmo scandali e problemi. Inoltre il loro comportamento può fuorviare i piccoli investitori. Se la banca x concede milioni di euro alla società y perchè io non dovrei comprare un bond emesso da quella società o non dovrei comprare le sue azioni?
8) Analisti.(vigilanza dei mercati)Per analisti intendo tutti i "maghi" che scrivono sui vari giornali dando consigli spesso inutili e privi di fondamento. Giorni fa ho riletto un articolo apparso su "Il Sole 24 Ore" nel periodo post crac Argentina. Un analista, per rassicurare i risparmiatori italiani, affermava che le obbligazioni emesse da società italiane "sono le più sicure al mondo". Un altro articolo apparso su "La Repubblica" nel periodo post crac Cirio è ancora più sconvolgente! Si affermava che il Governo non era convinto dalle varie proposte di alcune società alimentari italiane (fra cui la Divella) che volevano comprare la Cirio perchè sperava che si facesse viva la Parmalat essendo più grande e affidabile!!
9) La Guardia di Finanza. Come sapete ha il compito di controllare le società affinchè rispettino la legge per quel che riguarda l'ambito fiscale. E' possibile che negli ultimi 15 anni la Parmalat non sia stata mai controllata?
Nell'attesa che si trovi il colpevole (o i colpevoli) della mancata vigilanza sui mercati che ha permesso il verificarsi degli ultimi scandali finanziari speriamo che tutti siano, d'ora in poi, più "vigili" nello svolgere attentamente il proprio compito.
AF 31/01/2004