Dimezzare il peso dell'IRAP

I nostri cari governanti parlano spesso e volentieri di rilancio dell’economia. Il centro destra basa molta della sua popolarità sull’idea di riduzione delle tasse quale stimolo per riattivare la crescita economica. Questa proposta ha una certa base scientifica (la famosa curva di Laffer) ma per avere un reale effetto il taglio delle tasse deve essere abbastanza consistente. Il problema è che se si tagliano le tasse, si riducono le entrate. E un Paese indebitato come l’Italia non può permettersi una simile “mossa” fiscale senza acuire i suoi problemi di bilancio e senza minare ulteriormente la sua credibilità internazionale. Ciò anche perché è risaputo che i tagli alle tasse in Italia non vengono quasi mai compensati da tagli alle spese. Se un taglio ci deve essere, è indispensabile che esso sia compensato da riduzioni di spese di pari importo.

In questo scenario, ecco la mia proposta. Il dimezzamento del gettito dell’IRAP. È stata sempre considerata una imposta poco felice (c’è il famoso acronimo: Imposta RAPina).  È stata riformata, ma è ancora lì. In media, negli ultimi anni, ha assicurato allo Stato un gettito prossimo ai 40 miliardi di Euro (dati del Ministero dell’Economia, dovrebbero essere attendibili…:-)). La mia proposta è di rimodularla in modo tale che il gettito scenda a circa 20 miliardi di Euro.

Ma dove trovare i 20 miliardi per coprire il buco? Beh, visto che al governo abbiamo una coalizione che dice di difendere i valori cristiani, la mia è una proposta dai risvolti morali. Nel 2008 la spesa italiana per armamenti è stata, a livello pro-capite, una delle più alte nel mondo: in valore assoluto è stata pari a 40.6 miliardi di dollari che, considerando una popolazione di circa 59 milioni di abitanti, corrisponde a 689 dollari pro-capite. Ora, la mia proposta è quella di ridurre le spese al livello pro-capite del Giappone, la seconda economia al mondo. In Giappone la spesa pro-capite è di 361 dollari. Se moltiplichiamo 361 dollari per 59 milioni di persone otteniamo una spesa complessiva di 21.3 miliardi di dollari. Il risparmio sarebbe di 19.3 miliardi di dollari (40.6 meno 21.3). Considerando un cambio di 1 a 1 tra Euro e Dollaro (valore un po’ forzato, ma il concetto è quello che conta) si ottiene un risparmio di  circa 19 miliardi di Euro. Ma anche considerando un cambio dell’Euro più forte, almeno 15 miliardi di Euro possono essere recuperati. Attenzione, non sto proponendo di eliminare le spese militari! Sto proponendo di ridurre tali spese fino al livello pro-capite del Giappone. Mi sembra una buona azione (da cattolico), e servirebbe per coprire il taglio dell’Irap. Ma se il taglio è di 20 miliardi e la riduzione è di 17 (più o meno) gli altri soldi da dove li prendiamo? Nel post precedente avanzavano 3.5 miliardi…:-) li prendiamo da lì!

Liberiamo nell’economia un bel po’ di miliardi e riduciamo spese che le imprese belliche nazionali potrebbero facilmente coprire con la loro forza all’estero (siamo un dei primi paesi esportatori di armi…).

È una buona idea?

 Fonti: http://www.unimondo.org/Notizie/Sipri-nel-2008-l-Italia-ottava-per-spese-militari-e-nell-export-di-arm

AF 11/08/2009

Vietata la riproduzione. Se vuoi citare scrivi: Antonio Forte, "Dimezzare il peso dell'IRAP", http://antonioforte.xoom.it.

 

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