Disoccupazione in picchiata!?!?

 

Gli ultimi dati diramati dall'Istat ci hanno reso tutti più felici! La disoccupazione è a livelli decisamente bassi. Nel corso degli ultimi anni si è quasi dimezzata! Io ricordavo tassi di disoccupazione vicini al 10-12%. Oggi siamo al di sotto del 6,5%! Un gran bel passo in avanti! Vero?

Beh...non è tutto oro quello che luccica! Bisogna fare una premessa: come vedrete anche nel file che vi allego è bene soffermarsi su cosa si intende per tasso di disoccupazione.

Andiamo con ordine. 1) la forza lavoro è la somma di occupati e disoccupati (tra 15 e 64 ani).

2) Occupati: chi ha svolto un'attività lavorativa nel periodo considerato (per maggiori dettagli leggi il foglio excel dal titolo "Glossario" del file allegato).

3) Disoccupati: chi ha cercato attivamente lavoro (anche in questo caso per maggiori dettagli leggi il foglio excel dal titolo "Glossario" del file allegato).

4) Tasso di disoccupazione: rapporto tra disoccupati e forza lavoro

5) Tasso di occupazione: rapporto tra occupati e popolazione di riferimento.

Concentriamoci sul tasso di disoccupazione. Essendo un rapporto esso può diminuire se aumenta il denominatore o se diminuisce il numeratore. Se, ceteribus paribus, i disoccupati diminuiscono perchè aumentano gli occupati il tasso di disoccupazione diminuisce: al numeratore abbiamo un numero più piccolo e il denominatore resta invariato (visto che i disoccupati diventano occupati il denominatore non cambia). Esempio: 80 occupati, 20 disoccupati. Il tasso di disoccupazione è 20/100, cioè il 20%. Cambiamento: 90 occupati, 10 disoccupati. tasso di disoccupazione è 10/100 cioè è pari al 10%! Un aumento dell'occupazione ha assorbito parte dei disoccupati e ha fatto ridurre il tasso di disoccupazione. Questa è una riduzione "positiva" del tasso di disoccupazione! Significa che c'è più lavoro! Si creano nuovi posti di lavoro!

A questa conclusione giungono tutti gli italiani medi quando sentono in televisione (o leggono sui giornali, ma è più difficile che leggano:)) che il tasso di disoccupazione sta diminuendo! Ma non è sempre vero! E non è vero in questi ultimi trimestri per l'Italia e in modo particolare per il Mezzogiorno! I giornalisti nascondono gran parte della verità! Soprattutto perchè non sono in grado di interpretarla (sto dicendo che sono ignoranti...) e, quindi, trasmettono informazioni errate a chi ascolta o legge!

Mi preme fare chiarezza. Il tasso di disoccupazione può diminuire anche se l'occupazione non aumenta! Avete letto bene! "L'imbroglio" sta nel modo in cui viene calcolato il numero dei disoccupati. Il disoccupato è, detto in modo semplicistico, chi cerca occupazione, ma non la trova. Da questa categoria sono sottratti i cosiddetti "lavoratori scoraggiati". Costoro sono disoccupati che data l'impossibilità di trovare lavoro decidono di non cercare più in modo attivo un'occupazione. Per l'Istat, se non cercano più un'occupazione, non sono più disoccupati! Di conseguenza il numero dei disoccupati si riduce e il tasso di disoccupazione diminuisce!

Esempio: Occupati 80, disoccupati 20. Il tasso di disoccupazione è 20/100, cioè il 20%! Cambiamento: occupati 80, disoccupati 10, lavoratori scoraggiati 10. Il tasso di disoccupazione è 10/90 cioè l'11,1%!!! Gli occupati sono sempre 80, non si è creato un solo posto di lavoro, ma il tasso di disoccupazione si è ridotto!!! Solo perchè 10 disoccupati non cercano più attivamente un posto di lavoro e quindi vengono classificati come lavoratori scoraggiati!

Bene, in Italia sta accadendo proprio questo. Gli occupati non aumentano, se non di poco, ma aumentano molto i lavoratori scoraggiati (soprattutto nelle regioni meridionali). Il tasso di disoccupazione si riduce perchè tanti giovani, tante donne e tanti disoccupati di lunga data hanno perso la speranza di trovare un'occupazione e, quindi, decidono di non "perdere più tempo" alla ricerca di un posto di lavoro.

Per farvi un'idea concreta della situazione scaricatevi il file che vi indico più in basso. E' l'ultima rilevazione Istat sulle forze lavoro!

Sempre meglio leggere i dati in prima persona che ascoltare i giornalisti!

Ecco il file: Rilevazione Istat sulla forza lavoro (file excel)

AF 20/06/2007

 

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