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Fisiocrazia

 Origine: Francia

Periodo di nascita: XVIII secolo

Maggiori esponenti: François Quesnay (Francia), Victor Riqueti de Mirabeau (Francia)

I Fisiocratici svilupparono un pensiero in contrasto con la visione dei Mercantilisti. In primo luogo si deve ricordare che le basi di questa scuola di pensiero economico sono rintracciabili nell’opera di Quesnay intitolata Tableau Economique. I fisiocratici ritenevano che l’agricoltura fosse il cuore del sistema economico in quanto essa era l’unico settore realmente produttivo. Dava la possibilità di moltiplicare l’investimento attraverso la produzione agricola. Gli altri settori erano invece ritenuti sterili perché non creavano un qualcosa in più (con il commercio si scambiavano merci già esistenti e l’industria al massimo trasformava una materia di partenza). Quindi, poiché il settore primario è l’unico in grado di creare un surplus, è su questo che bisogna puntare per creare la ricchezza della nazione. Inoltre, caratteristica interessante della scuola fisiocratica, è che, in opposizione ai mercantilisti, essi erano favorevoli alla libertà commerciale. Il surplus agricolo doveva essere commerciato liberamente.

Certo, un limite della visione fisiocratica, come dice il termine stesso, era nella convinzione che l’economia fosse retta da leggi naturali e immutabili, ma alcune sue caratteristiche, come appunto il favore verso il libero scambio, furono poi di stimolo anche per illustri successori, tra cui Adam Smith.

 

Storia del Pensiero Economico