Legalità è moralità?

Negli ultimi mesi le cronache finanziarie sono state al centro dell'attenzione mediatica. Al contempo, molti cittadini si sono appassionati alle vicende legate a questi giochi di potere. Nuovi personaggi sono diventati famosi, vecchi personaggi, semisconosciuti ai più, sono diventati onnipresenti sulle pagine dei quotidiani e in tv.

In tutto questo marasma, fra accuse e difese, fra amici e nemici, fra conti correnti e barche alcuni episodi mi hanno colpito.

1) Caso Fazio: l'ex Governatore della Banca d'Italia è stato sotto il fuoco incrociato di molti politici, economisti e giornalisti per molti mesi. Tutti ne chiedevano le dimissioni. Alla fine le dimissioni sono arrivate. Per prima cosa è bene sottolineare che gran parte degli accusatori è decisamente più compromessa moralmente dell'accusato. Quindi, non si sa chi è veramente il colpevole e chi dovrebbe dimettersi. Ciascuno dei protagonisti potrebbe accusare gli altri di qualcosa e con fondati motivi. Limitandoci al Governatore si può dire che in tutte le sedi ha sempre ribadito di aver rispettato la legge. Ho letto la sua arringa difensiva letta durante l'ultima riunione del C.I.C.R.. Non credo che abbia detto fesserie. Si può dire che formalmente ha rispettato la legge. Anzi, si può dire che formalmente e sostanzialmente l'ex Governatore Fazio ha rispettato la legge. Ma a questo punto occorre fare un salto mentale, che evidentemente lui e molti altri non riescono a fare! Tutto ciò che è legale è morale? Sicuramente tutto ciò che è illegale è immorale, ma molto spesso anche ciò che è legale è immorale! E' legale cercare di organizzare due cordate di imprenditori italiani per contrastare l'entrata nel mercato italiano delle banche di operatori esteri. Ma ciò è morale? E' morale difendere "la foresta pietrificata" del sistema bancario italiano? E' morale difendere i privilegi delle banche italiane arrecando nocumento ai risparmiatori italiani? E' morale cercare di far vincere le cordate italiane usando tutti i mezzi possibili e alcune volte (fonti giornalistiche) sorpassando la demarcazione fra legalità e illegalità? E' morale rimanere avvinghiato ad una sedia anche quando tutti ti dicono di andartene? E' morale ricevere regali dal valore spropositato (fonti giornalistiche) occupando un posto di potere che deve fare della moralità, della imparzialità e della trasparenza tre principi fondamentali non solo nella forma ma anche nella sostanza? Per me tutto ciò non è morale! E credo che il semplice sospetto di avvenimenti simili avrebbe dovuto spingere alle dimissioni il Governatore!

2) Giovani rampanti: Si aggirano e si aggiravano nel sistema finanziario italiano giovani rampanti. Credo che il 90% di essi sia un bluff! Alcuni sono già caduti dagli altari della gloria, altri, siatene certi, cadranno. E' impossibile costruire ricchezze incredibili basandosi sul nulla! E' impossibile comprare castelli, case, barche dopo aver fatto per lunghi anni un umile lavoro! Fosse così semplice perchè non divulgare la ricetta di un così rapido e facile successo? Senza studiare, senza essere dei luminari si può diventare ricchi in pochi mesi! Bellissimo! Peccato che poi si scopre che alle spalle bisogna avere amici potenti, forti coperture, legami strani con persone altrettanto strane. E se non si è bravi a gestire tutto ciò, ci si ritrova da un giorno all'altro senza amici potenti, senza coperture e senza legami! E' accaduto, sta accadendo, accadrà ancora. Ne vale la pena? Vale la pena svendere la propria moralità per favorire la propria ricchezza? Vale la pena immischiarsi in sporchi giochi speculativi? Vale la pena legarsi a sporchi figuri per favorire la propria scalata sociale? Vale la pena rischiare di aiutare qualcuno sapendo che poi il rischio ricade solo su chi aiuta? Per me non ne vale la pena. Meglio costruire mattoncino su mattoncino ciò che si riesce a fare. E' bene mirare in alto, ma se non si arriva nelle stanze dei bottoni non bisogna farsene un problema!

3) Barche: negli ultimi giorni un grande polverone è stato sollevato perchè Massimo D'Alema aveva un conto corrente presso la Banca Popolare Italiana (leggi Fiorani). Io non ci vedo nulla di strano. E' un conto aperto dal cantiere navale cui D'Alema e altri suoi amici-soci hanno commissionato la costruzione di una barca per far passare i pagamenti mensili relativi alla barca. Non c'e' nulla di strano. E' una sfortunata coincidenza. Il problema, a ben guardare, risiede in un altro aspetto. Di cui pochi hanno parlato! Ho saputo (fonti telegiornalistiche) che D'Alema versa mensilmente su questo conto, per pagare la barca, 8000 euro. Premetto che ritengo che ognuno è libero di usare i propri soldi come crede. C'è chi compra auto, chi compra case, chi compra barche... Però c'è anche qui un problema morale. Se fossi il Leader del più grande partito della Sinistra italiana, partito che lotta, giustamente, per migliorare le condizioni di vita dei più bisognosi, dei lavoratori, di chi non ha molti mezzi per vivere starei molto attento a spendere i soldi comprando barche! E' una questione di coerenza! E' troppo facile dire di essere dalla parte dei poveri quando si possono spendere 8000 euro al mese per il leasing di una barca! e anche se non fossero 8000 euro la questione sarebbe la stessa! Bisogna cercare di essere sempre oculati nelle scelte! Non discuto la professionalità politica di D'Alema e il suo impegno (perchè ci sono persone molto peggio...). Ma discuto il legame tra vita politica e vita privata. E', anche in questo caso, una questione di ordine morale!

4) Un ultimo appunto sulla questione dell'Alta Velocità. Riassumendo: in Italia nessuno vuole le centrali elettriche, nessuno vuole le discariche, nessuno vuole gli inceneritori, nessuno vuole le pale eoliche, nessuno vuole i rigassificatori e adesso nessuno vuole anche l'Alta velocità. Bene, andiamo avanti così...facciamoci del male. Guardiamo sempre il nostro piccolo orticello! Preserviamo questa visione miope della realtà! Vogliamo fare come nell'Ottocento, quando i politici volevano fare dell'Italia il giardino d'Europa limitando la nostra ricchezza al turismo? Ok, va bene! Ma come arrivano i turisti? Sui muli? e come smaltiremo i loro rifiuti? li getteremo in mare? e come preserveremo l'ambiente? con le vecchie centrali elettriche? e come riscalderemo gli alberghi? con la legna?(visto che il gas non può arrivare). E tutto ciò continuerà finchè i cittadini non avranno fiducia nella classe politica e non condivideranno i programmi di sviluppo economico del Paese.

Paolo Sylos Labini, grande economista recentemente scomparso, osservando il livello di sviluppo socio-culturale italiano si dichiarava pessimista sul futuro della nazione. Condivio e sottoscrivo.

AF 24/12/2005

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