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Mercantilismo

 

Origine: Europa – Gran Bretagna - Francia

Periodo di nascita: XVI secolo

Maggiori esponenti: Jean Baptiste Colbert (Francia), Jean Bodin (Francia), Thomas Mun (Gran Bretagna), Bernardo Davanzati (Italia)

 

La scuola mercantilista si sviluppa attorno alcuni concetti fondamentali: - l’intervento dello Stato è importante per l’amministrazione del Paese. Inoltre esso può essere funzionale al mercantilismo con le conquiste coloniali che aprono nuovi mercati e permettono l’importazione di materie prime a basso costo utili per le imprese nazionali – La moneta è essenziale per determinare la ricchezza di una nazione – La potenza di uno stato è prevalentemente costruita attraverso l’attivo della bilancia commerciale. Lo Stato e i commercianti devono incrementare le esportazioni. In questo modo affluisce ricchezza nella nazione (oro e argento) e si dà lustro al proprio Paese. La politica commerciale deve, quindi, favorire il surplus anche riducendo la liberta di commercio.

Il Mercantilismo può essere considerato, ancora oggi, una scuola di pensiero viva. Infatti, le lotte commerciali, il dumping, i dazi e le altre misure più o meno palesi di contrasto alla libertà di commercio, altro non sono che un retaggio di questa scuola di pensiero. Il favorire le proprie esportazioni e contrastare le importazioni come base per la crescita economica è un postulato che periodicamente torna a galla nel dibattito economico-politico, soprattutto in periodi di crisi.

 

Storia del Pensiero Economico