Il petrolio? Costa poco!

Durante il mese di agosto si è assistito ad un forte aumento del prezzo del petrolio. Un po' tutti i mezzi di stampa si sono soffermati su questo fenomeno con molta enfasi. Tutti hanno cercato di trovare le ragioni di fondo di questo aumento del prezzo del barile (crescita economica orientale, tensioni internazionali, speculazione...).

Vorrei invece soffermarmi su una constatazione che mi pare importante. Se calcoliamo il prezzo di un litro di petrolio ci accorgiamo che il suo valore è estremamente basso. Considerando un prezzo di 50$ per un barile abbiamo un prezzo di 25 cent di dollaro al litro (un barile è l'equivalente di 199 litri circa). Se poi convertiamo questi 25 cent di dollaro in euro abbiamo, con un cambio €-$ di 1,20, che un litro di petrolio costa 20 centesimi di euro. A me sembra che questo sia un prezzo irrisorio visto che il petrolio viene estratto da grandi profondità. Quindi in prospettiva il suo prezzo potrebbe aumentare con estrema facilità. Sarebbe un problema per le economie occidentali, ma potrebbe essere un modo per spingerci verso un maggior risparmio energetico e verso un maggior utilizzo delle fonti rinnovabili. Saremmo costretti a rivedere le nostre politiche energetiche in modo tale da diminuire la dipendenza dai Paesi del Medio Oriente.

Dovremmo capire che oggi paghiamo molto poco questa fonte energetica nonostante sia la fonte energetica primaria a livello mondiale e viste le difficoltà della sua estrazione dal sottosuolo. Io non mi meraviglierei se il prezzo continuasse ad aumentare nei prossimi mesi anche senza eventi straordinariamente negativi. Alcuni pensano che un prezzo di 100 $ al barile sia pazzia...io credo che invece sia un prezzo che nei prossimi anni sarà anche superato.

Per capire quanto costi poco il petrolio basta andare in un supermercato e confrontare il suo prezzo di 20 cent di euro al litro con il costo di un litro di acqua o di una qualsiasi bibita. Si resta a bocca aperta.

AF 18/09/2004

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