Il taglio delle tasse

In questi ultimi mesi Berlusconi e Tremonti stanno parlando molto di riduzione delle tasse (ovviamente ne parlano perché sono vicine le elezioni regionali, ma di concreto si vedrà poco o niente).

Dalla sinistra immediatamente intervengono per sottolineare la necessità di tagliare le tasse ai cittadini meno abbienti. Tutti si concentrano sulle aliquote Irpef (almeno una volta si chiamava così…ora ha un nome diverso, ma la sostanza è la stessa).

Io, invece, suggerirei di tagliare un’altra tassa. Una tassa occulta, subdola che pesa di più sui poveri e sui cittadini meridionali. Sto parlando dei giochi di stato!

Alcune statistiche rendono chiara la situazione: nel 2008 il settore dei giochi pubblici ha raccolto 47,5 miliardi di euro. Cioè 47.5 miliardi di euro di giocate! Soldi che i cittadini hanno speso per giocare! Queste giocate hanno fruttato 7.7 miliardi di entrare erariali. Rispetto al 2003 le giocate sono aumentate in valore del 207%.

La raccolta equivale al 3% del PIL (sempre dati 2008). Se andiamo ad analizzare i dati territoriali emerge un quadro preoccupante per il Sud. Al Sud, tutto ciò che riguarda le giocate registra valori superiori rispetto al Centro e al Nord. Incidenza sul Pil, spesa media mensile e percentuale di persone che effettua giocate giornaliere hanno valori maggiori nelle regioni meridionali.

Ma, tralasciando i dati, basta farsi un giro vicino a un tabaccaio o un giornalaio per capire la situazione. Giovani, anziani, famiglie…tutti con le monetine in mano che grattano i biglietti. Ora hanno inventato anche i distributori automatici di biglietti gratta e vinci. Abbiamo oltrepassato i limiti!

Se proprio si vuole eliminare una tassa ingiusta, inutile, che colpisce i più deboli, i più disperati e i più ignoranti, allora si dovrebbe eliminare il gioco di stato! Costerebbe meno del taglio dell’Irpef e avrebbe un impatto sicuramente redistributivo sulla popolazione.

AF 31/01/2010

Vietata la riproduzione. Se vuoi citare scrivi: Antonio Forte, "Il taglio delle tasse", http://antonioforte.xoom.it.

 

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