Trasparenza e BCE

 

Sul sito www.lavoce.info il Prof. Monacelli ha scritto un articolo sulla BCE. Potete leggerlo all'indirizzo seguente http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000161.html .

Visto che, nel bene e nel male, mi occupo anche io di Banche Centrali e di inflazione ho deciso di scrivere alcune mie riflessioni. Purtroppo non si può scrivere molto nei commenti. Così, sul sito de LaVoce potete leggere solo una piccola parte delle mie riflessioni. Qui, invece, posso dare libero sfogo alla mia mente e vi allego tutto ciò che avrei voluto inserire nel mio commento. Nella speranza che possa servire a qualcuno dei miei 5 lettori.

"Gentilissimo Prof. Monacelli,

ho letto il suo ultimo intervento e avrei alcune riflessioni da sottoporle.(le divido in due parti)

1)considerato che il 2007 è ormai concluso e visto che l’obiettivo della BCE è quello di mantenere il tasso di inflazione prossimo al valore del 2% (below but close to) nel medio-lungo periodo credo sia più giusto osservare le previsioni per il 2009 piuttosto che quelle per il 2008. Ebbene, come indicato nel documento da Lei richiamato nell’articolo, l’aspettativa di inflazione per il 2009 è compresa tra l’1,2% e il 2,4% (mi riferisco alle proiezioni dell’Eurosystem staff). Quindi, se la BCE è realmente forward looking, non dovrebbe agire sui tassi, visto che le previsioni nel medio termine sono in linea con la soglia del 2%. Le fluttuazioni del 2008 rientrano nel breve periodo e quindi non dovrebbero preoccupare la banca centrale.

2)non crede che il recente incremento dei tassi Euribor possa “sostituire” una stretta monetaria? Come dire, i mercati stanno agendo per conto della BCE attuando una politica restrittiva. Ciò potrebbe favorire l’operato della BCE riducendo e ritardando nel tempo il suo intervento diretto sul tasso MRO.

3)a favore dell’operato della BCE ci sono anche altre proiezioni del tasso di inflazione. Nello stesso documento da Lei citato si può vedere che per il 2009 le aspettative di inflazione formulate dalla Commissione Europea e dall’OECD sono sempre ancorate al 2,0%. Quindi, ancora, se le aspettative sono coerenti con l’obiettivo non è necessario un aumento dei tassi.

4)Lei auspica una maggior trasparenza della BCE e suggerisce di fornire altre utili indicazioni al pubblico per rendere più chiaro l’operato della Banca. Non si può certo negare che la BCE difetti molto spesso nel modo di comunicare. Però non ritengo opportuno rivelare anche il futuro sentiero dei tassi di interesse. La BCE potrebbe legarsi un po’ troppo le mani e perdere gran parte della buona discrezionalità che le Banche Centrali devono, invece, cercare di conservare.

5)Un po’ ovunque nella letteratura si sottolinea il ruolo chiave delle aspettative nel determinare i “movimenti” della politica monetaria. Non le sembra strano che, nonostante le proiezioni per il 2009 siano in linea con l’obiettivo, nel Board della BCE si sia verificata una spaccatura proprio nell’ultima riunione? Forse i banchieri centrali sono più attenti all’oggi (inflazione al 3%) che al domani (aspettative al 2%)?

6)Nella sua analisi non viene citato il secondo pilastro. Le proiezioni sul futuro andamento dell’economia europea non sono rosee. Ciò potrebbe in parte compensare le spinte inflazionistiche provenienti da altre fonti. Inoltre, non dobbiamo dimenticare l’impatto dell’Euro forte nel moderare le pressioni sui prezzi.

7)Lei dice di “rimpiangere” un contesto più rigoroso, più scientifico. Non sono completamente d’accordo. Il Central Banking, come ha detto Blinder, è sia un’arte che una scienza. Non dovremmo mai dimenticarlo. Non dovremmo mai dimenticare che nei mercati non tutti gli operatori sono razionali, che non tutti gli individui sono degli “uomini economici” e che non tutto e’ sempre perfettamente prevedibile e comprensibile. Se no sarebbe tutto noiosamente semplice!"

AF 18/12/2007

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