Il ritorno del vincolo esterno

 

E' risaputo, purtroppo, che la performance dell'economia italiana è stata alquanto deludente nel corso degli ultimi quattro anni. Anche nel 2005 lo scenario non è affatto cambiato. A riprova di ciò si può citare il periodo di recessione tecnica da cui per fortuna l'economia è riuscita a sollevarsi nell'ultimo trimestre.

Altrettanto debole è stata la crescita della domanda interna. Ciò conferma le difficoltà delle famiglie italiane nel riuscire ad incrementare i consumi.

Il confronto con le altre nazioni industrializzate non lascia vie d'uscita. L'Italia ha registrato i risultati peggiori. E nel 2005 sarà una delle nazioni che crescerà meno a livello mondiale.

In questo contesto, come direbbero i Classici, l'ancora di salvezza può essere la riduzione dei prezzi. Indubbiamente, nel corso degli ultimi anni la crescita dei prezzi si è drasticamente ridotta rispetto agli anni Ottanta e Novanta (e di questo dovremmo essere grati alla tanto vituperata Europa...) però non si è realizzata quella correzione che la teoria delinea. Certo, la deflazione sarebbe un male, ma l'Italia continua ad avere una inflazione in linea con la media europea e un po' più alta di quella dei grandi Paesi europei. Questa è una contraddizione! Nonostante l'economia italiana sia quella più in affanno del continente l'inflazione non vuole decidersi a scendere. Dovrebbe essere tra le più basse d'Europa!

Una spiegazione c'è! E' il famoso e atavico problema del vincolo esterno! L'Italia, nonostante gli sforzi degli anni ottanta e novanta, rimane ancora oggi fortemente dipendente dall'estero per la fornitura di materie prime energetiche. Questo problema crea forti aumenti dei costi a monte della catena produttiva. Se acquistiamo petrolio e gas ad alti prezzi ciò va a riverberarsi non solo su tutti i prodotti da essi derivati, ma anche su tutti gli altri prodotti. In questo modo, nonostante la deludente crescita economica, i prezzi continuano a salire.

Come si può aggirare l'ostacolo? Sarebbe necessario ripensare la politica energetica nazionale! Si dovrebbe dare ampio sviluppo all'energia solare e a quella eolica. Si dovrebbe cominciare ad investire in modo consistente sull'idrogeno. Si dovrebbero dare incentivi alle famiglie per lo sviluppo di tecnologie meno energivore.

Ma poco si è fatto e si sta facendo. Le altre Nazioni sono più avanti di noi e l'Italia continua ad accumulare ritardo. Ogni tanto è avviato qualche buon progetto, ma si dovrebbe fare molto di più! Ci vorrebbe più intraprendenza! Se no continueremo a restare intrappolati in questa prigione.

AF 12/09/2005

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